Oggi, 28 febbraio, è stata proclamata la Giornata Mondiale senza Facebook.L'iniziativa è nata in Francia 3 anni fa per aumentare la consapevolezza in materia di cyber dipendenza, protestare contro l'intrusività delle pubblicità che si spacciano per informazioni e ricordare a Facebook che il social network non è nulla senza i suoi utenti.
Una provocazione, certo, ma forse l'iniziativa è anche la spia di una crescente "stanchezza". Facebook ha da pochissimo compiuto 10 anni ma c'è già chi sostiene che sia diventato troppo vecchio. Negli Stati Uniti gli adolescenti hanno cominciato la fuga verso nuovi social network e c'è stato addirittura chi ha previsto che Facebook perderà l'80% dei suoi utenti entro il 2017.
Ma se la morte di Facebook sembra improbabile, nuove reti sociali come, come Snapchat, emergono con sempre più forza e offrono altri modi per socializzare online. Un pericolo che Facebook prende sul serio, e questo potrebbe spiegare giustifica la recente acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook per la cifra esorbitante di 19 miliardi di dollari, la più alta nella storia delle acquisizioni di società tecnologiche.
Ma intanto, nella giornata senza Facebook, chi resiste alla tentazioni di consultare l'onnipresente social network?                         
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